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AVVISO IMPORTANTE

 

In occasione della Festa della Liberazione (𝟐𝟓 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 2024), il Museo della Memoria e dell’Accoglienza sarà aperto gratuitamente.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura.

On Liberation Day (𝟐𝟓 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 2024), the Museo della Memoria e dell'Accoglienza will be open free of charge.
Visits will take place during the usual opening hours.

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Nuovi orari

  Dal 1° giugno il Museo della Memoria e dell'Accoglienza sarà aperto nei seguenti orari: Lunedì ore 18:30 - 21:30 Martedì ore 18:30 - 21:30 Mercoledì ore 9:00 - 12:00; ore 18:30 - 21:30; Giovedì ore 9:00 - 12:00; ore 18:30 - 21:30; Venerdì ore 9:00 - 12:00; 18:30 - 21:30; Sabato ore 18:30 - 21:30; Domenica ore 18:30 - 21:30. From 1st June, the Museo della Memoria e dell'Accoglienza will be open at the following hours: Monday 6:30 p.m. - 9:30 p.m. Tuesday 6:30 p.m. - 9:30 p.m. Wednesday 9 a.m. - 12 noon; 6:30 p.m. - 9:30 p.m. Thursday 9 a.m. - 12 noon; 6:30 p.m. - 9:30 p.m.; Friday 6:30 p.m. - 9:30 p.m.; Saturday  6:30 p.m. - 9:30 p.m.; Sunday 6:30 p.m. - 9:30 p.m.

Presentazione Museo della Memoria e dell'Accoglienza

Tra il 1943 e il 1947, Santa Maria al Bagno divenne un importante centro di raccolta per i profughi della Seconda Guerra Mondiale. Con la liberazione dal fascismo dell’Italia meridionale per mano degli Alleati, una grande ondata di profughi si riversò in Puglia. Si trattava di profughi jugoslavi, appena usciti dai campi di concentramento del sud Italia o giunti via mare dai Balcani, e di ebrei stranieri che arrivavano dalle regioni italiane ancora sotto il fascismo. Per far fronte a quest’emergenza il comando locale di occupazione alleata ordinò la requisizione delle case e delle ville di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e delle contrade tra la litoranea e Nardò per destinarle ad alloggi temporanei per i profughi. La presenza dei profughi ebrei aumentò alla fine della guerra con l’esodo - dai maggiori campi di concentramento europei - di centinaia di sopravvissuti all’Olocausto, che guardavano al loro soggiorno nella penisola come l’ultima tappa prima di raggiungere la Terra di Isr

Inaugurazione mostra

  La Shoah nell'arte contemporanea è "Memoria" d'interpretazione, di evocazione storica e meditazione. Francesco Baldassare di fama internazionale, espone le sue opere nelle sale del Museo della Memoria e dell'Accoglienza di Santa Maria al Bagno (Nardò). In particolar modo il "soggetto" verterà sull'opera "solitudine" e sui "tristi musicanti", evocando i musicisti e gli artisti dei campi di concertamento e sterminio, ove quest'ultimi perseguitati ed annientati reagirono alla violenza ed alle torture usando la loro arte e musica clandestina come uno forma di resistenza spirituale. E' così, che il Maestro Franco Baldassare attraverso le sue opere riesce a farci penetrare nel profondo di ciò che lo circonda trasmettendoci la sua intensa passione creando un contatto tra nazionalità ed emozioni facendo comprendere il vero significato di una realtà quasi dimenticata.   L'inaugurazione della mostra sarà il 15 luglio a partire