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AVVISO IMPORTANTE!

AVVISO IMPORTANTE!
 
 
Il Museo della Memoria e dell'Accoglienza aprirà solo negli orari PRESTABILITI.


Per tanto chi volesse visitare il museo fuori gli orari di apertura, è pregato di prenotare in anticipo (non per lo stesso giorno) tramite i profili social, Sito Web e WhatsApp oppure inviando un'email a: museodellamemoria.reset@gmail.com!


Gli orari di Apertura e Chiusura del Museo sono disponibili sul nostro sito web, ma anche su Facebook, Google, Twitter e Instagram!
 
Grazie!



 
WARNING!
 
The Museo della Memoria e dell'Accoglienza will only open during the PRESTABLE hours.
 
For out-of-hours visit, advance booking is required (not for the same day)!
Please, contact us on our social media, website or send us an email to: museodellamemoria.reset@gmail.com!
Opening hours are on the museum WebSite, Facebook and Twitter, Google and Instagram!
 
Thanks!




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Nuovi orari

  Dal 1° giugno il Museo della Memoria e dell'Accoglienza sarà aperto nei seguenti orari: Lunedì ore 18:30 - 21:30 Martedì ore 18:30 - 21:30 Mercoledì ore 9:00 - 12:00; ore 18:30 - 21:30; Giovedì ore 9:00 - 12:00; ore 18:30 - 21:30; Venerdì ore 9:00 - 12:00; 18:30 - 21:30; Sabato ore 18:30 - 21:30; Domenica ore 18:30 - 21:30. From 1st June, the Museo della Memoria e dell'Accoglienza will be open at the following hours: Monday 6:30 p.m. - 9:30 p.m. Tuesday 6:30 p.m. - 9:30 p.m. Wednesday 9 a.m. - 12 noon; 6:30 p.m. - 9:30 p.m. Thursday 9 a.m. - 12 noon; 6:30 p.m. - 9:30 p.m.; Friday 6:30 p.m. - 9:30 p.m.; Saturday  6:30 p.m. - 9:30 p.m.; Sunday 6:30 p.m. - 9:30 p.m.

Presentazione Museo della Memoria e dell'Accoglienza

Tra il 1943 e il 1947, Santa Maria al Bagno divenne un importante centro di raccolta per i profughi della Seconda Guerra Mondiale. Con la liberazione dal fascismo dell’Italia meridionale per mano degli Alleati, una grande ondata di profughi si riversò in Puglia. Si trattava di profughi jugoslavi, appena usciti dai campi di concentramento del sud Italia o giunti via mare dai Balcani, e di ebrei stranieri che arrivavano dalle regioni italiane ancora sotto il fascismo. Per far fronte a quest’emergenza il comando locale di occupazione alleata ordinò la requisizione delle case e delle ville di Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e delle contrade tra la litoranea e Nardò per destinarle ad alloggi temporanei per i profughi. La presenza dei profughi ebrei aumentò alla fine della guerra con l’esodo - dai maggiori campi di concentramento europei - di centinaia di sopravvissuti all’Olocausto, che guardavano al loro soggiorno nella penisola come l’ultima tappa prima di raggiungere la Terra di Isr

Legame tra Italia ed Israele

  Il legame tra Italia ed Israele affonda le sue radici nel passato, in una storia comune, ma anche nel rispetto e nell'aiuto reciproco. Questo è ancora oggi testimoniato dalla presenza di gruppi ebraici al Museo della Memoria e dell'Accoglienza.